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la mia lingua materna non conta

 
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la mia lingua materna non conta
di Gessica D'Alema - venerdì, 2 novembre 2018, 18:05
 

Leggendo, mi sono venute in mente le seguenti considerazioni e ho scritto le cose che faccio usualmente. voi che ne pensate? Vi vengono in mente altri spunti di lavoro?

Personalmente ho sentito colleghi riprendere i bambini che parlano in arabo dicendo che qui devono parlare in italiano.

A me è sembrato un po' strano considerando che i bambini hanno bisogno di stare in un ambiente che sia accogliente e poter comunicare con semplicità, quindi nella lingua che risulta più competente, aiuta a sentirsi a casa. Personalmente avrei qualche perplessità nel vietare di comunicare nella lingua d'origine a meno che diventi l'unico modo di parlare. 

Effettivamente in Italia devono imparare l'italiano, ma immersi in questa realtà, con compagni italiani, gli insegnanti che parlano in italiano..... se tra loro si esprimono in arabo o in altre lingue comuni ad altri bambini della stessa area geografica non italiani, non mi sembra che possa inficiare. Credo che la strategia migliore sia comunque mantenere la lingua d'origine con un'attenzione, anche a casa, per la lingua del luogo dove si vive per poterne cogliere le potenzialità ed apprendere anche un'altra lingua.

Un po' quello che facciamo noi quando andiamo a studiare una lingua all'estero.

Penso, però che il modo migliore per acquisire una lingua/ la cultura del luogo in cui si vive, bisognerebbe vivere in quartieri multilingue e non in quartieri ghetto.

Ho un alunno in classe, che quand'era all'asilo non voleva parlare la lingua madre, poi, grazie alle insegnanti della scuola materna ha cominciato ad apprezzare le sue origini. Ora ne parla contento.

Credo che un approccio multilinguistico avrebbe positivi effetti in classe: favorirebbe l'inclusione e il sentirsi accolti in un ambiente straniero che diventerebbe più familiare. Favorirebbe la conoscenza di diverse culture, perché il linguaggio media modi di pensare e culture , in senso lato.

Per ora l'utilizzo delle lingue madre in classe sono concentrate in tre momenti: 

-quando chiedo a qualche bambino di fare da interprete a qualche compagno neo arrivato che non conosce l'italiano

-durante i compleanni quando cantiamo tanti auguri in molte lingue

-quando facciamo cartelloni multilingue.

Per facilitare la comunicazione con le famiglie ho curato la scrittura di avvisi o dei compiti per i bambini in tre lingue: italiano, inglese e arabo.

Situazioni di vita di classe, come la mensa scolastica o incomprensioni tra bambini, sono stati lo spunto per parlare delle diverse culture e dell'importanza di rispettare e conoscere la diversità come un momento arricchente per ognuno di noi.