8 - Non solo i dinosauri si estinguono! Come possiamo prevenire la scomparsa della diversità linguistica?



Non solo i dinosauri si estinguono! Come possiamo prevenire la scomparsa della diversità linguistica?

Michael è nato in Italia. I suoi genitori arrivano dalle Filippine e si parlano tra loro in tagalog, anche se hanno deciso di parlare solo italiano con lui, in modo tale che non abbia difficoltà con gli altri bambini.


Madre di Michael (in tagalog): Michael è arrivato.

Padre di Michael (in tagalog): Bene!

Padre di Michael (in italiano): Bentornato!

Madre di Michael (in italiano): Com’è andata?


Michael capisce il tagalog, ma non lo parla.



Madre di Michael (in tagalog): Volete ancora un po’ da mangiare?


Padre di Michael: Sì, grazie!

Michael (in italiano): Anch’io!


A volte, per ragioni molto diverse, alcune lingue vengono messe da parte e i genitori scelgono di non trasmetterle ai figli [a1]. Questo processo, alla lunga e su larga scala, può minacciare la varietà linguistica del nostro pianeta. Scopriamo come...

(In lingue diverse): Ciao.




Nel mondo, si parlano più di 7000 lingue.

Le più diffuse sono il cinese mandarino, l’hindi-urdu, l’inglese, lo spagnolo e l’arabo. La grande maggioranza delle lingue del mondo ha pochissimi parlanti!

Cinese 902 milioni,

Hindi-urdu 457 milioni,

Inglese 384 milioni,

Spagnolo 366 milioni,

Arabo 254 milioni,

Tagalog: 23mila,

Dyrbal: 28!

Il 4% della popolazione mondiale parla il 60% delle lingue del mondo!


Molte lingue corrono il rischio di scomparire. Come gli animali o le piante, una lingua non scompare improvvisamente, ma gradualmente.



Diminuisce il numero di contesti in cui essa è utilizzata: ad esempio, una lingua usata sia a casa che a scuola comincia con l’essere usata solamente a casa.

O ancora, cala il numero dei parlanti quella lingua: nel corso del tempo, una lingua non viene più insegnata a bambini i quali, magari, finiranno con l’essere in grado di capirla, ma non di parlarla.

Oppure per motivi politici: in determinati periodi storici, come l’epoca coloniale in Sud-America e in Africa o la formazione degli Stati europei, molte lingue furono abbandonate, mentre l’inglese e lo spagnolo furono imposti. Il Klallam, una lingua nativa americana, è oggi considerata una lingua estinta.



Donna klallam (in klallam): mondo

Uomo klallam (in klallam): luna

Donna klallam (in inglese): mondo


Uomo klallam (in inglese): luna


Tutte le lingue hanno valore in quanto strumenti per comunicare e comprendere la cultura delle persone che le parlano. Aga, che parla groenlandese e vive al Polo Nord, conosce molte parole nella sua lingua per riferirsi a ciò che noi chiamiamo indefinitamente “neve”. Ad esempio, “qanipalaat” descrive la neve soffice che cade, e “apusiniq” si riferisce ad un cumulo di neve. Nella maggior parte delle altre lingue, si usa una sola ed unica parola!

Aga (in groenlandese): Neve soffice

Aga (in groenlandese): Cumulo di neve


Come possiamo preservare e proteggere tutte le lingue del mondo, come proteggiamo le piante, gli ecosistemi e le specie animali?



Innanzitutto, parlando e trasmettendo ai nostri figli e nipoti tutte le lingue e i dialetti che conosciamo.



Madre di Michael (in tagalog): Com’è andata a scuola?

Michael (in tagalog): Ho avuto una buona giornata a scuola

Insegnante di Michael (in italiano): Grazie

Padre di Michael (in tagalog): Ciao!

In secondo luogo, parlando tutte le lingue che conosciamo, conservando per ciascuna uno spazio, un momento e la situazione adatti.


Un bambino nato da due genitori che parlano una sola lingua può apprenderne altre. Imparando più lingue avrà un’esperienza più ricca del mondo: più parole per raccontarla e più persone con cui parlare e da ascoltare.


Paul: Posso parlare con il mio amico indiano.

Marie: Capisco l’arabo.

Andreas: Imparo il cinese.



Sarebbe bello se Michael sapesse parlare bene il tagalog, l’italiano e magari l’inglese! Così, potrebbe anche contribuire a preservare le sue lingue e la varietà linguistica del mondo!

Michael: Parlo tagalog, inglese e italiano






Ultime modifiche: sabato, 20 luglio 2019, 18:22