Ritratto linguistico (età: 4+)
Nel mio ritratto ci sono solo tre lingue. Ho iniziato disegnando una bandiera canadese per l'inglese. Sono nato e cresciuta qui [in Canada] ma nel mio cuore sono rumena. Quindi, ho messo il rumeno nel mio cuore. Sulle mie mani, ho messo il francese perchè a scuola quando scrivo o altro, è in francese. (fonte: Prasad, 2014 - guarda anche Caso 1 - I bambini disegnano il loro sè multilingue)
Obiettivi:
Lo scopo dell’attività è di approfondire la consapevolezza linguistica e invitare i bambini (sia multilingui che monolingui) a riflettere sulla propria identità linguistica.
Collegamenti al curriculum:
Competenze linguistiche nelle lingue curriculari (italiano, inglese...) e in altre lingue (lingue d'origine, dialetti...); competenze artistiche.Svolgimento:
Ad ogni bambino viene chiesto di pensare a tutte le lingue/dialetti che conosce e in quale parte del suo corpo ciascuna di queste lingue "è di casa". Viene quindi proposto di disegnare una sagoma che lo rappresenti e di "colorarla con le sue lingue", scegliendo per ciascuna lingua un colore diverso.
Dopo aver completato il proprio ritratto linguistico, il bambino viene invitato a spiegare come mai ha scelto di rappresentare in questo modo le sue lingue. Difatti, attraverso la scelta del colore, della posizione e dell’estensione attribuiti a ciascuna lingua, il ritratto può offrire un'espressione simbolica dell'identità linguistica.
I bambini possono essere invitati a riflettere su queste domande: Quali lingue uso nelle diverse circostanze? Quale significato hanno per me le mie diverse lingue? Quali emozioni sono associate a ciascuna di esse?
Alternative:
Il ritratto è solo una delle possibili modalità di rappresentazione dei repertori linguistici dei bambini, ma si possono trovare molte altre soluzioni creative. Ad esempio (fonte: Progetto SMS):
- L’albero delle lingue (Età 3-7):
I bambini più piccoli possono creare il cartellone di albero colorato delle lingue (digitale or analogico) per rappresentare I loro repertori linguistici utilizzando le foglie in diversi colori per rappresentare le lingue (lingue prime, seconde, straniere regionali, dialetti…) che sanno comprendere e/o scrivere e/o parlare e/o scrivere, le loro radici linguistiche e quelle che desiderano imparare.
I genitori possono esser coinvolti nell’aiutare i bambi a realizzare il proprio albero. Gli alberi possono essere arricchiti dalle lingue dei genitori e dei nonni…
Ciascun bambino crea il proprio albero.Tutti gli alberi dei bambini posso poi andare a creare un grande albero delle lingue della classe (o eventualmente della scuola).
- La storia linguistica personale (Età 3-12):
Ai bambini vien richiesto di rappresentare creativamente il proprio repertorio linguistico attraverso disegni, colori o altre modalità creative. Verrà loro chiesto di identificare ogni lingua e dialetto che conoscono e di immaginare ciascuna lingua/dialetto con un oggetto astratto o del mondo vegetale o animale, o altro (ad esempio possono identificare ogni lingua con un animale)
Una volta terminati i lavori creativi (gli zoo o giardini botanici delle lingue o altro…), si avvia una discussione. I disegni possono essere esibiti come in una mostra e i bambini possono presentare e descrivere le immagini. Possono spiegare alcuni dettagli. Infine possono condividere quello che hanno imparato durante questa attività.